top of page

RESPIRO
Il corpo in movimento

SINOSSI

​Il respiro è un ponte che collega il corpo ai pensieri.

Il respiro e l’atto con il quale asseriamo il nostro esserci e

prendiamo spazio.

Respirando diamo volume e consistenza allo spazio stesso, esattamente attraverso il nostro corpo. Il respiro è il legame con l’ambiente, metafora del nostro essere unici ma al contempo legati indissolubilmente all'universo circostante. Il respiro è alito creativo.

 la danza e la musica si relazionano in modo dinamico, interagendo e scambiandosi il ruolo di guida nel suggerire atmosfere e suggestioni.

Gli artisti navigano, esplorano i simbolismi legati all’atto del respiro, dipingendo paesaggi immaginari ricchi di suggestione e di emozioni.

BIOGRAFIA

DONATELLA PATINO (coreografa) 

Si è formata con i più importanti esponenti della Limon Dance Company (Nina Watt e Libby Nye, fra gli altri) in Italia, Francia e Germania e con Jean Cebron. Centrale l’incontro con Simone Forti e l’attività con Andè Peck. Per diversi anni segue assiduamente il lavoro su voce e movimento di Gustavo Frigerio. Fin dall'inizio affianca alla sua attività di interprete quella di autrice. Come autrice e coreografa nella sua ricerca privilegia da sempre la relazione danza/musica, avvalendosi della collaborazione e della presenza in scena di musicisti. Le sue coreografie sono state presentate nei più prestigiosi ambiti teatrali e musicali (Auditorium Parco della Musica, Teatro Petrella di Longiano, Discoteca di Stato teatro Salauno, Teatro Caio Melisso di Spoleto, Teatro Vascello, Teatro Olimpico di Roma); il suo lavoro ė inoltre presente nella piattaforma della Danza della Fondazione RomaEuropa.

Insegna composizione e ricerca del movimento nel programma di formazione del MiBAC presso lo IALS di Roma. Firma coreografie e performance con musicisti fra i più significativi della scena contemporanea e jazz italiana. Da Paolo Damiani a Sylvano Bussotti, da Vittorio Gelmetti a Massimo Coen oltre che con Musica Verticale, Nicola Alesini, Michelangelo Lupone, Enrico Cocco e Marco Testoni e, in particolare, con Gabriele Coen

Collabora con artisti come Renato Mambor, Achille Pace e Giustina Prestanto, con la quale ha condotto uno speciale sodalizio artistico, durato fino alla scomparsa dell’artista, dando vita a performance e istallazioni su cui sono state redatte pubblicazioni e un docufilm prodotto da Rai International. Centrale l'incontro con Andrea Olsen, da cui riceve l'autorizzazione a insegnare il suo metodo "Anatomia esperienziale".

GABRIELE COEN

Sassofonista, clarinettista, compositore, Gabriele Coen si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est- europea, svolgendo un'intensa attività a livello nazionale e internazionale. Si diploma in sassofono presso il Conservatorio "Morlacchi" di Perugia e in "Specializzazione professionale di musica jazz e derivazioni contemporanee", presso l'Associazione "Siena Jazz". E’ fondatore dei KlezRoym - la più nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico - con cui ha inciso 6 dischi per l'etichetta CNI (Klezroym - 1998, Scenì - 2000, Yankele nel ghetto – 2002, Klezroym – 2003, Venticinqueaprile (2007)- Klezroym (2016). Dal 1996 al 2004 collabora assiduamente con “I Solisti di Roma” con cui propone un inedito incontro tra sassofono e quartetto d’archi, eseguendo spesso prime assolute (D.Nicolau, F. Cifariello Ciardi, M.Coen). Come leader porta avanti diversi progetti, in particolare: Gabriele Coen “Jewish Experience”, una delle formazioni più tipiche del jazz contemporaneo come volano di un viaggio musicale in cui si reinterpreta in chiave jazzistica il repertorio popolare ebraico, attraverso composizioni originali, brani klezmer e sefarditi (ebraico- spagnoli). Del 2009 e’il primo disco intitolato “Golem”, per Alfamusic, distribuzione Egea. Ad agosto 2010 è uscito il nuovo disco “Awakening” prodotto da John Zorn per la Tzadik, la prestigiosa etichetta discografica newyorchese. A gennaio 2013 è uscito“Yiddish Melodies in Jazz”, sempre orgogliosamente prodotto dalla Tzadik di John Zorn. A giugno 2017 è invece uscito il nuovo lavoro per l’etichetta Parco della Musica Records: “Sephirot. Kabbalah in Music” dove Gabriele Coen dirige il suo nuovo sestetto tra elettricità e spiritualismo.

bottom of page